Si parla sempre di seo oriented ma cosa come creare davvero un contenuto SEO oriented che si posizioni nelle prime posizioni della SERP?
Partiamo da due dati interessanti:
- il 15% delle ricerche che vengono effettuate ogni giorno su Google sono del tutto nuove - cioè non erano mai state fatte fino al giorno prima;
- dall’inserimento della parola chiave sulla barra di ricerca Google al click sul risultato, passa meno di 1 minuto.
Cosa ci dicono questi due dati?
- Che per quanto scegliere la parola chiave corretta sia fondamentale c’è un tasso d'imprevedibilità nel posizionamento del nostro contenuto che non possiamo calcolare.
- Che se non siamo tra i primi risultati nessuno cliccherà sul nostro contenuto, anche se abbiamo speso ore e impegno per crearlo. Il 99,2% dei click avviene infatti nella prima pagina.

Tuttavia questi due dati insieme ci dicono anche un’altra cosa.
Le persone sono imprevedibili.
Le chiavi di ricerca che possiamo inserire sono così tante e così variabili che non possono essere riassunte nemmeno dai software più avanzati e costosi.
Quindi? Quindi dobbiamo scrivere per le persone, prima ancora che per Google.
I migliori SEO Copywriter sanno perfettamente come fondere questi due aspetti e creare contenuti seo oriented e human oriented. In questo articolo vi proporremo una serie di tips da manuale per scrivere come Google vorrebbe. Ma starà a voi applicarle ai vostri contenuti in maniera che non sembrino scritti da…Google Traduttore.
Leggi anche: SEO Copywriting: cos'è e come migliorare il tuo ranking
Indice
Capire cosa cerca l’utente per un contenuto SEO oriented che funziona
Come capire cosa dobbiamo scrivere? Con una corretta analisi e raccolta di informazioni su target, search intent e query.
1 - Studia (bene) il tuo target
Ok questa potrebbe sembrare un’ovvietà. Ma sai quanti contenuti falliscono perché non si è capito a chi si stava parlando? O meglio, non si è studiato.
La domanda che ti dovresti fare è una: a chi potrebbe interessare questo contenuto?
Una volta trovata una serie di risposte a questa prima domanda, dovresti analizzare i vari target che hai individuato. Comprendere cosa vogliono, cosa sarebbe loro utile, cosa farebbe loro dire wow tanto da leggere fino in fondo il tuo contenuto e - magari - condividerlo.
Se non sai a chi stai parlando, il rischio è quello creare i contenuti sbagliati.
2 - Individua il search intent a cui rispondere con il tuo contenuto SEO oriented

Il search intent è il reale motivo per cui le persone stanno digitando quella specifica chiave di ricerca sulla barra di Google.
Ovviamente non è dichiarato, ma implicito nell’intento. Sono stati individuati quattro tipi di search intent.
- Informazionale
Qui abbiamo utenti che cercano informazioni su qualcosa. Se stai leggendo questo articolo probabilmente stavi cercando con intento informazionale informazioni su come scrivere un contenuto SEO oriented. O su cosa significa SEO oriented.
- Navigazionale
Questo intent è di solito poco utile per la redazione di contenuti. Questi utenti cercano infatti un mezzo - una pagina web, un sito - per fare qualcosa. Una query con intento navigazionale potrebbe essere login facebook. - Transazionale
In questo caso l’intent può essere interessante in ottica contenti SEO oriented perchè l’utente sta cercando un modo per fare un’azione concreta. Ad esempio iphone scontati o condizionatore a tasso zero. Si sta preparando per fare un’azione! E noi potremmo dargli una spinta… - Commerciale
Con l’avvento del commercio online questo intent è diventato importantissimo. Qui siamo a metà tra l’informazionale e il transazionale. L’utente cerca le ultime informazioni per prendere una decisione di acquisto. Potremmo trovare ad esempio recensioni macbook pro o meglio seozoom o semrush.
Capire il search intent ci permette di utilizzare o scartare alcune kw e offrire in ogni caso un contenuto coerente con la ricerca.
3 - Analizzare le query di ricerca
Ora conosciamo il target e abbiamo individuato un search intent interessante per i nostri contenuti SEO oriented; ma cosa digita davvero l'utente? Una query, una chiave di ricerca.
Che di solito, nonostante le nostre ricerche kw prevedano di solito due o tre parole, è molto più articolata.
Secondo gli ultimi dati ahref il 69,7% delle query contiene quattro o più parole. Non solo, le parole chiave a coda lunga - quindi composte da molti termini - hanno un tasso di click dal 3% al 5% superiore di quelle generiche. Le persone sanno quello che vogliono. Per questo tu dovresti sapere molto bene cosa offrirgli.

Un ottimo strumento per individuare le query è Answer the Public. Hai a disposizione un paio di ricerche free al giorno: usale!
Leggi anche: Come Le Parole Chiave A Coda Lunga Creano o Distruggono il Tuo Piano SEO
Progettare un contenuto SEO oriented: le informazioni giuste scritte bene
Ora che abbiamo le informazioni giuste, dobbiamo scrivere. Quanto? Come? Cosa?
Vediamo keywords, lunghezza, struttura e impostazioni tecniche di un contenuto SEO oriented promettente.
4 - Scegliere una parola chiave idonea e non troppo competitiva
Arriviamo quindi alla scelta della parola chiave. Per farlo, possiamo utilizzare innumerevoli tools. Dallo strumento gratuito di Google Ads, a SeoZoom, a Semrush, a Ubersuggerst, a Ahref. Insomma, gli strumenti ci sono, ma è importante sapere come usarli.
Sicuramente, una buona pratica è non scegliere una parola troppo generica o troppo competitiva. Rischieresti che il tuo contenuto si perda tra i milioni di contenuti Google e letteralmente nessuno lo veda.
Prova a scegliere una parola chiave principale e affiancare un paio di parole chiave secondarie a coda lunga!
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5 - Scrivere quanto basta (ma mai troppo poco)
Il tema della lunghezza o del numero di parole è da lungo tempo dibattuto dai SEO copywriter. Il fatto è che un contenuto più lungo può contenere più parole chiave e in generale offrire più informazioni utili all’utente. Quanto deve essere lungo un contenuto? Almeno 400 parole per avere qualche chance di posizionarsi in prima pagina. Ma sappi che di solito i contenuti tra i primi risultati ne hanno più di 2000.
Il consiglio è: evitiamo di scrivere troppo ma approfondiamo bene l’argomento.

6 - Mixare frasi lunghe e frasi corte
Come scrivere? Per Google, dovremmo scrivere frasi criptiche. Per gli essere umani…non tutti gli argomenti possono essere ridotti a frasi di meno di 25 parole. Soprattutto se stiamo affrontando temi specialistici! Il consiglio è mixare periodi con frasi corte ed elenchi puntati con periodi più complessi.
Come si dice una botta al cerchio (Google) e una alla botte (i nostri lettori).
7 - Mantenere un registro linguistico coerente con il target
Usare frasi semplici va di pari passo con usare parole semplici. Anche questo, non è sempre né necessario né possibile. Se sto scrivendo un contenuto tecnico che riguarda un software o un procedimento medico, dovrò usare termini specialistici e difficili. Ma difficili per chi? Per chi non conosce l’argomento! E quindi, per chi non è in target.
Poco conta se usiamo parole difficili o facili: l’importante è che lo facciamo avendo beh chiaro chi ci leggerà.
Se sbagliamo registro, chi ci legge o non capirà o penserà che è un contenuto troppo generico e scritto da un pivello. In ogni caso, uscirà e noi perderemo traffico - e posizioni su Google.
8 - Utilizzare gli H1, H2, H3: un must per un contenuto SEO oriented
Questa è ormai una regola che conoscono tutti. Dividere il proprio contenuto in paragrafi con sottotitoli di livello decrescente - dai più importanti H2 ai meno importanti H5+ - è fondamentale per:
- agevolare la lettura da parte degli utenti - che resteranno in pagina;
- agevolare la lettura da parte dei crawler Google - che analizzano il nostro contenuto per capire di cosa parla e per quali kw posizionarlo.

Per gli stessi motivi, soprattutto per l’ultimo, è fondamentale utilizzare la parola chiave primaria e le secondarie nei sottotitoli. Google capirà meglio di cosa si tratta!
Una regola generale è evitare paragrafi più lunghi di 150 parole e inserire un sottotitolo ogni 300 parole.
9 - Inserire link a pagine interne e a siti esterni con una buona authority
Per avere più possibilità di posizionarci su Google con il nostro contenuto SEO oriented dovremmo:
- inserire link verso altre pagine del nostro sito, per favorire la navigazione dell’utente e aumentare il tempo passato sul sito - che è un fattore importantissimo di ranking;
- inserire link verso siti esterni che abbiano una buona authority.
Cosa si intende per authority? Molti dei tool SEO la calcolano automaticamente e ci forniscono dati visivi interessanti. In generale, un sito con buona authority è un sito aggiornato, conosciuto e con contenuti di buona qualità.
10 - Inserire immagini con alt tag coerenti
Anche le immagini sono importanti per un contenuto interessante e per offrire a Google la possibilità di comprendere meglio di cosa si parla. È importante scegliere immagini di buona qualità e caricarle in formato web per non rallentare il caricamento della pagina.
Fondamentale è anche inserire gli alt tag e le descrizioni delle immagini. Spesso ci dimentichiamo dell’esistenza di Google immagini, che è un’altra incredibile fonte di traffico.
L’alt tag è nient’altro che il termine dell’etichetta che appare quando passiamo il mouse sopra l’immagine. La descrizione invece, è la ciò che Google legge per capire cosa c’è raffigurato nell’immagine.
In entrambi i casi, dovremmo inserire le nostre parole chiave primarie e secondarie.
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11 - Ottimizzare l’aspetto sulla SERP: title, url, meta

Ora abbiamo il nostro contenuto SEO oriented pronto, ma manca ancora la fase di ottimizzazione dell'aspetto più importante: quello che i nostri utenti vedranno nella pagina Google dopo aver effettuato la ricerca.
In questo caso, dobbiamo inserire prima di tutto il title. Il 36% degli esperti SEO pensa che il title sia l’aspetto più importante per il successo di un contenuto. In effetti, è quello che attira l’attenzione dei nostri potenziali lettori. Per questo è importante che sia, sì descrittivo e realistico, ma anche clickbait. Deve acchiappare i click e suscitare curiosità.
E contenere la parola chiave!
Fondamentale è anche realizzare una meta description che spinga l’utente a interessarsi al contenuto e aprirlo. Anche qui, è importante inserire la parola chiave primaria.
In ultimo, ma non per importanza, è fondamentale ottimizzare l’url e inserire - sì, anche qui - la parola chiave. Gli url che contengono la parola chiave hanno un tasso di clic superiore del 45% a quelli che non la contengono!
Ultima regola per un buon contento SEO oriented: darsi tempo
La SEO non è fatta per risultati immediati. Anche se abbiamo realizzato un contenuto perfetto, non è detto che domani sarà in prima pagina. E forse nemmeno tra un mese. E magari dovremmo cambiare qualcosa e rinfrescarlo.

Pensa: il 78% dei risultati posizionati nelle prime 10 posizioni di Google ha almeno 2 anni di vita. Se sai di aver scritto un buon contenuto: datti tempo. Anzi, dagli tempo.
Frutterà!
E se non frutta, scrivici e vediamo come creare una strategia SEO che ti porterà - finalmente - risultati.